E’ una domanda di rito, forse retorica, L’era dei Social Network è – già da molto – il presente, ma puoi realmente farne parte?
Personalmente, da giovane e da osservatore penso che la più grande truffa del mondo social sia stata quella di far pensare a tutti che queste piattaforme possono essere vissute e approcciate da tutti. Personalmente io eviterei il problema, staccando fisicamente i modem a casa di tante persone, prenderei i loro smartphone e li brucerei in un rogo degno della notte di halloween.
Queste affermazioni sembrano discriminatorie, razziste e anche un po’ pretestuose. Permettetemi di argomentarle.

Nel 1997 mi affacciavo timidamente su #IRC, in italia era la piattaforma di condivisione più diffusa, la vetrina per poter “parlare” e interagire con tutti e tutto, non c’era uno storico, non c’era una cronistoria personale (blog, pagina profilo o quant’altro), non c’erano nomi / cognomi / stati maritali, non c’erano immagini, dietro a quei nickname poteva nascondersi di tutto.
Venivamo e ancora utilizzavamo quei simpaticissimi fortum in PHPbb2 per mantenere traccia degli eventi, simpaticissimo gioco…
Per avere un confronto non c’era nemmeno la possibilità di vedersi (MSN e Skype sono arrivati dopo), lo scambio foto era l’unica cosa che creava un ponte fra la realtà e la finzione dei nomi che usavamo.
Anche gli “status sociali” erano marginali, utente, +voice, @operator, stop.
Eravamo però dediti a ritrovarci in base ad interessi: musicali, territoriali, politici, sessuali, amenità varie.
A quei tempi era tutto chiaro, eravamo tutti “giovanissimi”, i più vecchi avevano 25 anni, erano i dinosauri delle BBS, alcuni narravano leggende di linee BBS e di primi box ISDN… addirittura di linee “FASCIATE” e ridondanti, (levati dalla mente quella scena di troll che saltellano intorno al fuoco portando una maglia con scritto NERD INSIDE).
Le regole erano chiare e non ci piacevano affatto, affrontavamo la quotidianità dell’online creando guerriglia, lotte di potere, DoS, server in down, linee in desync, IRCOp (Assunti per sorvegliare la netiquette di quelle reti) che cercavano di ostacolarti.. Praticamente 18 anni dopo non è cambiato nulla: Anonymus, CyberWar, DoS, ecc. ecc.
Cosa è cambiato? La platea e i protagonisti.
Questo è stato il gioco di potere dei fornitori di servizi: “Ti dico che questo mondo lo puoi capire anche tu, tuffati dentro la rete, paga i suoi servizi, anzi non capire i servizi e se viene bene, PAGALI E BASTA.”
Da oggi a domani, orde di utenti invadono gli store di APP, scaricano APP, usano APP, acquistano in-APP, creano un indotto gigantesco di micro pagamenti, comodi solo alle software house. E fin qui ben venga… Ma il resto?
Tutti avrete in casa, o nella vostra cerchia di influenza, un/a 50enne (prendo questo primo scaglione come pietra dello scandalo – se generalizzo, perdonatemi.) , quante volte vi è capitato di tornare a casa e sentirvi dire: “HAI VISTO? LO DICEVO IO… IL POLITICO XYZ SI STA PER DIMETTERE!” – contro domanda di rito – “DOVE LO HAI LETTO?” – risposta agghiacciante – “CHIARO! SU FACEBOOK.”
La realtà diventa la mancanza di realtà.
Come ho già spiegato in un’altro articolo, non è questione solo di TROLLING o FAKE POST, è una questione di mente e di attinenza alla piattaforma, gli stessi soggetti sono abituati da sempre a ricevere sonore trasfusioni di informazioni, avrebbero mai pensato nel corso degli anni che una notizia data al TG potesse essere non vera?
Questo è lo stesso iter mentale, Facebook mette in contatto le persone, quindi Facebook (o i social network in genere) sono reali, quindi ciò che transita come informazione è REALE.
Vorrei fare un esempio:

Ho letto flame di commenti in cui qualcuno diceva “dovrebbero uccidere lui, ne sono rimasti così pochi.” I flame erano in tante lingue diverse, quindi il fenomeno è stato Virale.
La prima cosa che ho pensato: “è stato confuso un triceratopo con un rinoceronte magari…” – nemmeno 1 giorno dopo, mi sono dovuto ricredere, vedendo questo:

Stessi flame, stessi commenti, mi sarei voluto uccidere prendendo a testate lo spigolo del MacBook. Passi che l’humor non è vostro amico, passi che non riconosciate un Triceratopo (che scuole avete fatto? A questo punto l’istruzione peggiore non vienere erogata in Italia, #BeIdiot ), ma non può passare che per uno stesso Fake palesemente ricalcato continuate a fare gli Idioti. In giro c’è anche la versione con una Megattera, Falkor e SpiderMan.
In realtà conosco validissime persone anche over 60 che hanno fatto la storia dell’IT, della Rete, del Social e della Comunicazione, che mangiano in testa a ragazzi della mia età e magari in questo post potrebbero argomentare abomini peggiori. Per esempio il fatto che non ho il dono della sintesi e a volte il mio modo di scrivere è talmente tanto aulico che per esprimere un concetto base impiego 200 o 300 caratteri.
Torniamo al focus del discorso, tutti possono utilizzare un Social Network? la risposta è SI.
MA… Ci dovrebbe essere un fattore di realtà, un adeguamento di visione e soprattutto una predisposizione alla “Ricerca”.
Prima di chiudere questi miei pensieri, vorrei porre un accento sulle anomalie dei nostri tempi, legate ai Trend di pensiero, da poco ho visto la iper-critica dei nostri Tempi: Matt Taylor l’iper tatuato scienziato dell’ESA che ha partecipato al progetto Rosetta, prima osannato per il suo #BeDifferent e poi ucciso a sassate per la maglietta con le Pin-Up a tette di fuori, l’ho visto piangere chiedendo scusa in video per il suo abbigliamento, ho visto le ultra-colorite-e-sporgenti natiche di Kim Kardashian innaffiate da una bottiglia di “qualcosa” osannata dai maschietti, schifata dalle donne in una crociata “ANTI-OGGETTO”, persone che seguono gruppi PRO-Liberazione Animale che poi odiano degli stranieri (e questo accade in molti luoghi del mondo) e li tratterebbe come cavie da laboratorio.
Io vorrei sapere:
Avere il potere di creare e distruggere le persone ci rende così felici?
Avere la possibilità di poter scrivere non ci fa pensare nemmeno un istante alle conseguenze di ciò che stiamo facendo?
La lotta alla libertà può trovare un punto obbligato di passaggio nel togliere la libertà agli altri?